Amedeo Minghi. Decenni. S.O.S. Sulle Piste. Zeneszám
Mancano due asole alle otto
e due bottoni al mio giubbotto blu.
Tutti in giacche a vento per la neve
in questo treno non ci stiamo piu.
Per Lei si
c'e un posto comodo.
Io su e giu
con le braccia piene di valigie.
Non dormiamo piu da un secolo
e poi via,
che si parte ancora sbadigliando.
Dalle sette,
caffe latte,
Lei nel bagno,
io sbadiglio,
doccia ghiaccia,
dov'e il cane???
Ha la scarpa mia!!!
Pista dopo pista
Lei si e persa la mia pista
non mi trovo piu.
E' una piuma sulla " Nera "
io mi sento un pollo in mezzo al Polo Sud.
Ma per me,
Lei che e bellissima.
Solo Lei
si riflette in ogni occhiale a specchio.
E' una bambola che scivola.
Solo Lei,
e il mio sguardo la sta accompagnando.
S.O.S
sulle piste
Scende un fiocco
tutto rosso.
Le sue braccia
riconosco
che mi fanno Ciao
Guardami Amore,
Tu stai planando verso me
e ormai
coi tuoi occhi innamorati dentro i miei
mi accarezzerai.
S.O.S.
sulle piste
Cuori in slitta,
Amori in corsa.
Baci in fretta
sotto il Sole
che sta andando via.
In partenza il treno delle venti
facce da fine Domenica.
Mani, quante mani,
arrivederci
come sempre Lei e bellissima.
Ma tornare dura un secolo.
Stretta a me,
chiude gli occhi
e stiamo gia sognando.
Dalle sette
caffe latte,
Lei nel bagno
io sbadiglio
tuffo in doccia
l'acqua e ghiaccia
dov'e il cane???
e la mia scarpa??????
Amedeo Minghi
Decenni
Amedeo Minghi
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