Banco Del Mutuo Soccorso. Canto Di Primavera. Interno Città. Zeneszám
(musica: V. Nocenzi, G. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)
Viene giu lento questo cielo d'acqua
senza respiro
come se non fosse niente ,
sopra il traffico e le luci
che galleggiano lungo la strada
senza respiro.
E sentire poi quest'aria molle
che mi sa di polvere da sparo
senza respiro ma viene giu.
Anche la storia che e scritta sui muri
si scioglie e si mischia la storia sui muri.
Come l'acqua fugge via la citta
alle nove di sera
ma il mare non la vuole
come l'acqua fugge via la citta
cosi anche stasera il mare non la vuole.
Sempre piu lento
questo cielo d'acqua
senza respiro sull'umore della gente
come un topo ti rifugi in casa
e pensi che non c'entri niente
ma ci sei dentro sempre di piu,
e un vizio sperare.
Come l'acqua fugge via la citta
fugge anche stasera
ma il mare non lo vuole
Come l'acqua fugge via la citta
cosi anche stasera
e il mare non la vuole.
Pentirai non conceder niente,
niente e nessuno mai...
Canto Di Primavera
Banco Del Mutuo Soccorso