Banda Bassotti. Así Es Mi Vida. Stalingrado. Zeneszám
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Fame e macerie sotto i mortai
Come l'acciaio resiste la citta'
Strade di Stalingrado, di sangue siete lastricate;
ride una donna di granito su mille barricate.
Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa
D'ora in poi trovera' Stalingrado in ogni citta'.
L'orchestra fa ballare gli ufficiali nei caffe',
l'inverno mette il gelo nelle ossa,
ma dentro le prigioni l'aria brucia come se
cantasse il coro dell'Armata Rossa.
La radio al buio e sette operai,
sette bicchieri che brindano a Lenin
e Stalingrado arriva nella cascina e nel fienile,
vola un berretto, un uomo ride e prepara il suo fucile.
Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa
D'ora in poi trovera' Stalingrado in ogni citta'
Fame e macerie sotto i mortai
Come l'acciaio resiste la citta'
Strade di Stalingrado, di sangue siete lastricate;
ride una donna di granito su mille barricate.
Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa
D'ora in poi trovera' Stalingrado in ogni citta'.
L'orchestra fa ballare gli ufficiali nei caffe',
l'inverno mette il gelo nelle ossa,
ma dentro le prigioni l'aria brucia come se
cantasse il coro dell'Armata Rossa.
La radio al buio e sette operai,
sette bicchieri che brindano a Lenin
e Stalingrado arriva nella cascina e nel fienile,
vola un berretto, un uomo ride e prepara il suo fucile.
Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa
D'ora in poi trovera' Stalingrado in ogni citta'
Banda Bassotti
Así Es Mi Vida
Banda Bassotti
Kedvencek