Brunori Sas. Vol. 2 - Poveri Cristi. Il Giovane Mario. Zeneszám
Il giovane Mario voleva esser milionario
percio spendeva quasi tutto il suo salario in gratta e vinci e slot-machine
sognava sempre di comprare quel mega-televisore che aveva visto al centro commerciale
tornare a casa fare una sorpresa ai suoi bambini e poi guadare tutti insieme il quiz alla tv
percio il giovane Mario fini per vivere al contrario
s?indebito fino ai capelli
e di capelli non ne aveva quasi piu
tornava tardi la sera con una specie di cena
quattro bocche enormi da sfamare
in quelle sere che faceva un freddo cane
cosi freddo che anche il cane un giorno smise di tremare
Amore mio dolcissimo
non ti devi preoccupare
io sono un grande giocatore
e trovero il sistema anche per vincere la fame
forse hai puntato su un cavallo perdente
ma ho tre biglietti della lotteria
amore credimi nell?anno che verra
ci lasceremo dietro la miseria e la malinconia
ma il giovane Mario strappava i giorni al calendario
e ad ogni fine del mese, da povero cristo, ricominciava il suo calvario
ad ogni nuova stazione cadeva la croce sopra il foglio di una cambiale
e fu cosi che da una notte all?altra senza neanche pensarci il giovane Mario decise di mollare
Amore mio dolcissimo
io vi devo abbandonare
perche ho giocato troppe volte nella vita
e e con la vita che ora devo pagare
quello che resta della mia miseria sta tutto chiuso in questa scrivania
amore credimi il dolore passera e brinderete alla mia assenza
senza malinconia
ma il giovane Mario non fece i conti col solaio
e con la corda appesa attorno al collo si tiro addosso il lampadario
quando riprese coscienza aveva un gran mal di testa
e tutto intorno letti d? ospedale
nella sua mano quella di Maria,
Maria con gli occhi di una madre che perdona l?ennesima bugia.
(Grazie a frammm per questo testo)
Vol. 2 - Poveri Cristi
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