Carpacho. La Fuga Dei Cervelli. Bossa Draga. Zeneszám
Prendo le cose per terra
ci parlo ci parlo ci parlo ci parlo finche non rispondono piu
Faccio dormire le pietre e le uova
sperando sperando sperando riposino un po'
Ballo quei balli che non so spiegare
sono il piu forte della citta
e brutto sapere che non puo durare
che prima o poi io me ne andro
Resto a fissare per ore per ore per ore per ore
le meduse che prendono il sole
Passeggio per mano e saluto la gente
gia vista gia vista che mai rivedro
Ballo quei balli che non so spiegare
sono il piu forte della citta
e brutto sapere che non puo durare
che prima o poi finira
e brutto sapere che non puo durare
che prima o poi io me ne andro
in un'altra camera
e avro una nonna nuova
scordero di bossa draga
con la maturita
Spegni le luci e racconta racconta racconta raccontami
di tuo marito di babbo natale
Non ho paura del buio del buio se tu sei vicina
la mia paura e giocare di la
Ballo quei balli che non so spiegare
sono il piu forte della citta
Non voglio lasciare l'amore
non voglio muovere un passo di qua
Non voglio prendere un treno sleale
ormai vi ho capiti, io me ne andro
in un'altra camera
e avro una nonna nuova
scordero di bossa draga
con la maturita
ma facciamo per l'ultima volta quel gioco che mi piace tanto
comincio a girare le gambe non reggono il peso percio cado per terra ridendo
non ti preoccupare qui tutto continua a girare e la felicita
(Grazie a gea per questo testo)
La Fuga Dei Cervelli
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