Elettronoir. Dal Fronte Dei Colpevoli. L'ultima Volta. Zeneszám
Lungo mare? Un brivido Luce che mi acceca Sul ciglio di una sfera Torrida? S?invertono nei tempi, Che ruotano i contrasti, Visioni incontrollabili Abbagli nei riflessi Di un mare nero esotico, Chimico, sintetico. Come sangue nero. Chiudendo la porta Capisco che ormai e troppo tardi Per tornare indietro E di colpo il mio viso si tende Verso tutto cio Che non riesco a capire Per strada c?e Franti Mi aspetta col motore acceso Il suo sguardo mi taglia Mi squadra, capisce e mi dice ?non ci sono ma?si va fino in fondo? Da qui la speranza che non c?e E? un?idea troppo semplice?Lo Straniero e gia pronto Tranquillo davanti alla banca Col sorriso al veleno La mano che scosta la giacca Eccola, La nostra disperazione Avanti di corsa, Respira fino alla fine Dai miei occhi di vetro La gente umiliata e dispersa Chissa dov?è..? Voglio rinascere ora?Da qui la vita che non c?e E? un?idea troppo fragile?Lungo mare Un brivido? Luce che mi acceca Sul ciglio di una sfera Torrida S?invertono nei tempi, Che ruotano i contrasti, Visioni incontrollabili Abbagli nei riflessi Di un mare nero esotico, Chimico, sintetico Come sangue nero. Franti corri, accelera! Le pantere inseguono, La sirena amplifica Nelle tempie il battito Del mio cuore ultimo Nella fuga ultima E? l?ultima volta che E? l?ultima volta Franti svolta e fermati! Franti accosta, e poi. Ognuno scappa da se
Dal Fronte Dei Colpevoli
Elettronoir
Kedvencek