Fiaba. Il Signore Dei Topi. Zeneszám
Giu in paese grande festa, ringraziamo la Vergine Maria, forse il fato o la tempesta, come d?incanto se l?e portati via.
Dacci oggi il pane quotidiano, essi mangeranno veleno, lasciate pure che mordano le mele, le troveranno amare come il fiele.
Vento e pioggia, notte tetra, il cuore degli uomini e di pietra, vento e pioggia, notte tetra, il cuore degli uomini e di pietra.
M?incorono signore dei topi, il mio flauto suonero, come un esercito di cavalieri fino al paese vi condurro.
La mia casa sara la vostra, i miei capelli corona del re, chi e capaci di fermarci prenda la spada e combatta per tre.
Li guarderemo fissi negli occhi, la loro stoltezza, la nostra umilta.
Non sanno quel che dicono, non sanno quel che fanno, certo: tutto cio che pensano va a loro danno.
Per vivere abbiamo degli scopi e adesso uno scopo l?ho pure io, con l?aiuto di Domine Iddio io sono il signore dei topi.
Dacci oggi il pane quotidiano, essi mangeranno veleno, lasciate pure che mordano le mele, le troveranno amare come il fiele.
Vento e pioggia, notte tetra, il cuore degli uomini e di pietra, vento e pioggia, notte tetra, il cuore degli uomini e di pietra.
M?incorono signore dei topi, il mio flauto suonero, come un esercito di cavalieri fino al paese vi condurro.
La mia casa sara la vostra, i miei capelli corona del re, chi e capaci di fermarci prenda la spada e combatta per tre.
Li guarderemo fissi negli occhi, la loro stoltezza, la nostra umilta.
Non sanno quel che dicono, non sanno quel che fanno, certo: tutto cio che pensano va a loro danno.
Per vivere abbiamo degli scopi e adesso uno scopo l?ho pure io, con l?aiuto di Domine Iddio io sono il signore dei topi.
Fiaba
Kedvencek