Riccardo Fogli. 22 Dicembre. Zeneszám
(B. Laurenti/L. Lopez/A. De Angelis)
Una sera di dicembre nel centro di Milano,
quanti uomini in rosso e bambini davanti alle vetrine,
tra uno sguardo profondo e il respiro che diventa fumo lui si innamoro;
lei se ne accorse dagli occhi e azzardo un sorriso,
scivolarono sempre piu stretti nel mare delle strade piene,
col Natale che arriva di corsa e un gioco del destino
incontrarsi qui,
non mi e successo mai
di sentirmi cosi:
lui le labbra alle sue labbra avvicino,
si spensero le vie
e in un istante appena
la strada si vuoto.
Amore, amore, amore devi pensare a te,
lui le disse cercando i suoi occhi, devi pensare a te
e nel lento passare di un tram le parlo di coraggio
poi le prese le mani un po' fredde, le scaldo tra le sue
Camminare, parlare, dimenticare il tempo,
nei cappotti abbracciati volare nel sole di isole lontane;
si volto con lo sguardo smarrito
disse: non lo so,
se sia giusto o no;
porto insieme a me troppi anni non miei
con un uomo che non ride o piange mai,
che ne sara di lui,
lui senza di me,
che ne sara di noi.
Amore, amore, amore devi pensare a te,
lui le disse afferrandole un braccio, devi pensare a te
e nel caldo vociare di un bar lei parlo di contatto
di qualcosa di forte che sento e che mi fa paura.
Amore, amore, amore ferma questo attimo
tienilo con te e non scordarlo.
Ventidue dicembre nel centro di Milano,
che Milano e gia tutta in casa, aspetta Natale e un po' di sole,
lei sali sopra un taxi,
io la vedo ancora
mentre se ne va.
Una sera di dicembre nel centro di Milano,
quanti uomini in rosso e bambini davanti alle vetrine,
tra uno sguardo profondo e il respiro che diventa fumo lui si innamoro;
lei se ne accorse dagli occhi e azzardo un sorriso,
scivolarono sempre piu stretti nel mare delle strade piene,
col Natale che arriva di corsa e un gioco del destino
incontrarsi qui,
non mi e successo mai
di sentirmi cosi:
lui le labbra alle sue labbra avvicino,
si spensero le vie
e in un istante appena
la strada si vuoto.
Amore, amore, amore devi pensare a te,
lui le disse cercando i suoi occhi, devi pensare a te
e nel lento passare di un tram le parlo di coraggio
poi le prese le mani un po' fredde, le scaldo tra le sue
Camminare, parlare, dimenticare il tempo,
nei cappotti abbracciati volare nel sole di isole lontane;
si volto con lo sguardo smarrito
disse: non lo so,
se sia giusto o no;
porto insieme a me troppi anni non miei
con un uomo che non ride o piange mai,
che ne sara di lui,
lui senza di me,
che ne sara di noi.
Amore, amore, amore devi pensare a te,
lui le disse afferrandole un braccio, devi pensare a te
e nel caldo vociare di un bar lei parlo di contatto
di qualcosa di forte che sento e che mi fa paura.
Amore, amore, amore ferma questo attimo
tienilo con te e non scordarlo.
Ventidue dicembre nel centro di Milano,
che Milano e gia tutta in casa, aspetta Natale e un po' di sole,
lei sali sopra un taxi,
io la vedo ancora
mentre se ne va.
Fogli, Riccardo
Kedvencek
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