Marlene Kuntz. Uno. Canto. Zeneszám
Sto perdendoti
(e quando accadra
il demonio del grande rammarico
il mio girovagare dovra
fuggire ovunque,
inseguito dalla colpa)
Di quel che sciupai
ben piu sciupero
fra i timori e l'inettitudine,
e a ogni persa occasione o vilta
la tua fine in me
crescera come un'onta.
Canto il bene che ti vorrei,
chiuso tra le catene
di un'incomprensibile prigione che mi opprime.
Canto il nulla che prenderai
dalle folli mie pene,
e non mi e di consolazione sapere
che son figlie anch'esse di te.
Stai guardandomi...
Ti sento...lo sai?
ma non serve a farti raggiungere
da un afflato di umanita.
E apatia ti do,
anelando alla dolcezza.
Canto...
(Grazie a sHiRiLiz per questo testo e a Franz, Ofelia per le correzioni)
Marlene Kuntz