Marco Masini. Raccontami Di Te. Zeneszám
Raccontami di te, se hai voglia ancora di parlare,
un po' di verita stasera non puo farmi male,
aiutami cosi almeno a non dimenticare
la vita che cos'e, raccontami, raccontami di te,
di come riesci a respirare
questi giorni soffocati dalla solita allegria,
vuoti a perdere sui prati, che la gente butta via,
questo tempo senza tempo, che non ci accarezza mai,
dentro a un labirinto di cemento, questa fabbrica di eroi.
Raccontami di te, da quando mia hai lasciato solo,
soffrendo piu di me, spiccando il volo verso un'altra te,
teneramente forte come sei, insegnami a non vergognarmi mai
d'innamorarmi dell'amore.
Raccontami di te, se sei riuscita a perdonare
tuo padre che non c'e, non piangere, raccontami di te,
di come riesci a sopportare
questi eterni fallimenti di ogni splendida utopia,
la processione dei rimpianti, nel freddo dell'ipocrisia,
questo vivere aspettando che qualcosa cambiera,
in questo indifferente girotondo, oltre questa liberta!
Raccontami di te, adesso che ti sei sposata,
di quanta vita c'e in quel bambino che assomiglia a te,
perdutamente bella come sei da questo sogno non svegliarti mai,
lo sai quanto ti voglio bene!
La tua felicita e un treno in corsa verso il mare,
tu vivila per me, amore mio, raccontami di te.
un po' di verita stasera non puo farmi male,
aiutami cosi almeno a non dimenticare
la vita che cos'e, raccontami, raccontami di te,
di come riesci a respirare
questi giorni soffocati dalla solita allegria,
vuoti a perdere sui prati, che la gente butta via,
questo tempo senza tempo, che non ci accarezza mai,
dentro a un labirinto di cemento, questa fabbrica di eroi.
Raccontami di te, da quando mia hai lasciato solo,
soffrendo piu di me, spiccando il volo verso un'altra te,
teneramente forte come sei, insegnami a non vergognarmi mai
d'innamorarmi dell'amore.
Raccontami di te, se sei riuscita a perdonare
tuo padre che non c'e, non piangere, raccontami di te,
di come riesci a sopportare
questi eterni fallimenti di ogni splendida utopia,
la processione dei rimpianti, nel freddo dell'ipocrisia,
questo vivere aspettando che qualcosa cambiera,
in questo indifferente girotondo, oltre questa liberta!
Raccontami di te, adesso che ti sei sposata,
di quanta vita c'e in quel bambino che assomiglia a te,
perdutamente bella come sei da questo sogno non svegliarti mai,
lo sai quanto ti voglio bene!
La tua felicita e un treno in corsa verso il mare,
tu vivila per me, amore mio, raccontami di te.
Masini, Marco
Masini, Marco
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