Renato Zero. L'Imperfetto. Chi. Zeneszám
Chi ti offende,
chi ti confonde, chi ti usa e poi ti vende.
Che vuoi farci,
gli rimane assai difficile rispettarci.
Animali
Solo carne, poco spirito, niente ali.
Se ti ami,
tieni a bada i complimenti,
e misura i sentimenti.
Mai una rosa,
pescecani che non mollano mai la presa.
Gente astuta,
con la linea della vita gia incriminata.
Voce roca,
vista acuta e quell?odore che non invita,
nel bisogno,
sai che ne approfitteranno,
loro sanno cio che fanno.
Stanno uccidendo le favole,
stanno sparando alle nuvole,
l?odio pero, non puo farci desistere,
punta il dito fuori nome e cognome,
la verita.
Chi sara mai, che ci fruga nell?anima,
chi si insinua cosi,
chi dirige la musica,
mentre sei li e non sai come difenderti?
Disarmante quel tuo sguardo pulito. Credimi!
Mani armate,
che di fronte all?innocenza non vi fermate.
Toccate il fondo,
con pensieri che non sono di questo mondo.
Chi rimane
Con questi segni, non puo certo dimenticare,
e chi cede,
non fara mai piu ritorno,
ha gia un piede nell?inferno.
Se quelle storie ci unissero,
se quegli orrori bastassero,
se non ci fosse piu,
chi ha tanta voglia di uccidere.
Se tu mi lasciassi ancora entrare,
in quei segreti tuoi?
Forse potrei immaginarmi altre favole,
potrei riordinare le nuvole.
Se solo ritroverai,
il coraggio di vivere.
Se in quella rabbia che ti porti dentro,
c?e il desiderio di tornare su,
se in quel sorriso mescolato al pianto,
ci fossi ancora tu?
Puoi tradirti,
Per l?estrema disponibilita nel darti.
Puoi pentirti
se non ti risparmi e non terrai gli occhi aperti.
Criminali,
poca strada, brutte storie, destini uguali.
Non voltarti.
Corri verso quella luce,
se avrai fede, quella pace verra
Renato Zero
Kedvencek