Yo Yo Mundi. Il Palombaro. Zeneszám
(testo e musica Paolo E. Archetti Maestri)
Io sono come un palombaro, avaro con il fiato che gli resta da respirare
Io sono come un palombaro (che) salda il conto sulla sua testa un?embolia nel cuore di tenebra della tempesta
Io proprio come un palombaro scendo giu e il mio assetto variabile non mi somiglia piu
E metto in azione un faro per sondare ogni misteriosa compagnia, ma gli animali immaginari del profondo degli abissi stanno al buio della mia fantasia, fantasia, fantasia gli animali immaginari stanno al buio della mia fantasia, fantasia
Ed ho ragione del mio sonno gli occhi fissi nei miei occhi riflessi sul vetro della tuta che tutta mi contiene
Adesso che come un palombaro ho scelto di esplorare i margini di questa profondita, perche di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va? non mi va, non mi va, non mi va, di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va, non mi va
Io sono come un palombaro avaro con il fiato che mi resta, ogni parola andrebbe dosata bene o l?aria non basta
E come un bravo palombaro lascio che il peso mi vinca di tutte queste atmosfere sotto le onde e bene che mi convinca
Scendendo giu sull?orlo dell?abisso dove i pensieri fanno molto rumore e il cuore batte forte e la vita non ha piu un colore.
Adesso che come un palombaro ho scelto di esplorare i margini di questa profondita, perche di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va non mi va, non mi va, non mi va perche di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va, non mi va, di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va, non mi va, di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va
Io sono come un palombaro, avaro con il fiato che gli resta.. da respirare
(Grazie a Roberta Pace per questo testo)
Io sono come un palombaro, avaro con il fiato che gli resta da respirare
Io sono come un palombaro (che) salda il conto sulla sua testa un?embolia nel cuore di tenebra della tempesta
Io proprio come un palombaro scendo giu e il mio assetto variabile non mi somiglia piu
E metto in azione un faro per sondare ogni misteriosa compagnia, ma gli animali immaginari del profondo degli abissi stanno al buio della mia fantasia, fantasia, fantasia gli animali immaginari stanno al buio della mia fantasia, fantasia
Ed ho ragione del mio sonno gli occhi fissi nei miei occhi riflessi sul vetro della tuta che tutta mi contiene
Adesso che come un palombaro ho scelto di esplorare i margini di questa profondita, perche di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va? non mi va, non mi va, non mi va, di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va, non mi va
Io sono come un palombaro avaro con il fiato che mi resta, ogni parola andrebbe dosata bene o l?aria non basta
E come un bravo palombaro lascio che il peso mi vinca di tutte queste atmosfere sotto le onde e bene che mi convinca
Scendendo giu sull?orlo dell?abisso dove i pensieri fanno molto rumore e il cuore batte forte e la vita non ha piu un colore.
Adesso che come un palombaro ho scelto di esplorare i margini di questa profondita, perche di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va non mi va, non mi va, non mi va perche di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va, non mi va, di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va, non mi va, non mi va, di stare a galla a tutti i costi proprio non mi va
Io sono come un palombaro, avaro con il fiato che gli resta.. da respirare
(Grazie a Roberta Pace per questo testo)
Yo Yo Mundi
Yo Yo Mundi