Conte Paolo. Genova Per Noi. Zeneszám
Genova per noi (Paolo Conte)
Con quella faccia un po' cosi'
quell'espressione un po' cosi'
che abbiamo noi prima di andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo piu'
Eppur parenti siamo un po'
di quella gente che c'e' li'
che in fondo in fondo e' come noi, selvatica,
ma che paura ci fa quel mare scuro
che si muove anche di notte e non sta fermo mai.
Genova per noi
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte
e il resto e' pioggia che ci bagna.
Genova, dicevo, e' un'idea come un'altra
Ah, la la la la la la
Ma quella faccia un po' cosi'
quell'espressione un po' cosi'
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
e circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.
Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia ...
e intanto, nell'ombra dei loro armadi
tengono lini e vecchie lavande
lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova ha i giorni tutti uguali.
In un'immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
e i gamberoni rossi sono un sogno
e il sole e' un lampo giallo al parabrise ...
Con quella faccia un po' cosi'
quell'espressione un po' cosi'
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo piu'
Con quella faccia un po' cosi'
quell'espressione un po' cosi'
che abbiamo noi prima di andare a Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo piu'
Eppur parenti siamo un po'
di quella gente che c'e' li'
che in fondo in fondo e' come noi, selvatica,
ma che paura ci fa quel mare scuro
che si muove anche di notte e non sta fermo mai.
Genova per noi
che stiamo in fondo alla campagna
e abbiamo il sole in piazza rare volte
e il resto e' pioggia che ci bagna.
Genova, dicevo, e' un'idea come un'altra
Ah, la la la la la la
Ma quella faccia un po' cosi'
quell'espressione un po' cosi'
che abbiamo noi mentre guardiamo Genova
ed ogni volta l'annusiamo
e circospetti ci muoviamo
un po' randagi ci sentiamo noi.
Macaia, scimmia di luce e di follia,
foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia ...
e intanto, nell'ombra dei loro armadi
tengono lini e vecchie lavande
lasciaci tornare ai nostri temporali
Genova ha i giorni tutti uguali.
In un'immobile campagna
con la pioggia che ci bagna
e i gamberoni rossi sono un sogno
e il sole e' un lampo giallo al parabrise ...
Con quella faccia un po' cosi'
quell'espressione un po' cosi'
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo piu'
Conte Paolo
Kedvencek