Dalszövegek
Compagnia Dell Anello

tiglio lei sta il suo canto riempie il bosco finche il giorno non finira e il ventre caldo nutre una vita cosi il destino si forma gia cresce il signore della

Vidi una volta in un mondo fatato un gran castello turrito e imponente e c'era un bosco, un bosco che lo copriva sui boschi a ponente Per mille giorni

Ascolta il ruscello che sgorga lassu ed umile a valle scompar e guarda l'argento del fiume che sereno e sicuro va. Osserva dell'alba il primo baglior

Portavi al collo quel talismano d'oro avuto dal saggio un lontano mattino quando eri ancora tra boschi di querce soltanto un guerriero bambino, soltanto

Mani sapienti, crine arruffato pelle dura, corpo squadrato uomo di terra dimmi chi sei e al tuo padrone cosa donerai sono fratello alla terra bruna curo

Ricordo ancora la stanza dove ti ho conosciuto, Non eravamo in molti a frequentare quel buco. Stavi scrivendo sul muro, tutto indaffarato, Delle parole

come una volpe verso la tana, e tu signora bella non sarai piu sola: danzeremo insieme nell'arena di Pola. Ascolta in silenzio la voce delle onde ti

e tenero il tuo volto si confonde con la Luna, chiara e grande Luna che mi guardi adesso solo ma, oh Dio, io ritornero ai miei verdi prati, ai compagni

rocce bianche delle Incoronate. Fra le vostre mura io riposero e con i vecchi peschero, sempre con me nella mente portero rocce bianche delle Incoronate